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Non-pratiche

La nostra ricerca si avvale anche di pratiche di trasformazione, per favorire l'apertura di spazi di libertà e per attivare processi di riconfigurazione di sé.   Ci piace chiamarle non-pratiche per prendere le distanze dalle tante proposte presenti sul mercato spirituale e dalle relative riduzioni tecnicistiche. L'orizzonte di passività all'interno del quale si configurano ne disinnesca ogni pretesa magica e allontana il rischio di autorenferenzialità che si nasconde dietro ad ogni fare. 

Una particolare attenzione è rivolta alla corporeità e al suo risveglio percettivo, alla preghiera e all'ascolto contemplativo. 

Meditazione

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Devozione

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Corpo-corporeità

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Nuove liturgie

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